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Com’è posizionato il mercato?

Chi ci segue da un po’ sà che spesso ci soffermiamo sul tema del posizionamento degli operatori.
È un modo per monitorare e poter prevedere se non almeno giustificare determinati movimenti dei mercati.

Situazioni e scenari diversi si configurano a seconda che in un bear market (mercato orso caratterizzato dalla diminuzione dei corsi azionari che si prolunga per un periodo relativamente ampio) gli operatori siano sovra esposti all’azionario o sotto pesati, se siano coperti con futures o opzioni o se non lo siano affatto.

Importanza è anche data alla leva usata dai fondi hedge che solitamente in contesti di mercato così volatili si espongono molto sul mercato.
Un conto è che il mercato scenda con gli hedge investiti con una leva 3, un conto è che essi siano semplicemente investiti a leva 1.

Ricordiamo anche che Operare a Leva significa usare un capitale preso in prestito da un broker quando si apre una posizione, e quindi esporsi sul mercato con un capitale molto maggiore di quello che si ha a disposizione con un rischio ovviamente più alto.

Nel report di questa mattina ci soffermiamo su due temi semplici:

  • la posizione in cash degli operatori e la loro percezione del rischio.

Nel farlo, utilizziamo un recente sondaggio condotto da Bank of America presso la propria clientela, dal quale si evince che la percezione del rischio è molto focalizzata sulle politiche monetarie delle banche centrali e sui rischi di recessione seguiti, ovviamente dai rischi inflazione a loro volta dipendenti (anche) dai rischi del conflitto in Ucraina.
In sintesi, da tale sondaggio emerge con molta chiarezza la preoccupazione degli operatori espressione di un processo di analisi di causa effetto dei vari rischi. L’aumento dei prezzi delle commodities legato alla guerra in Ucraina e al Covid aumenta i rischi di inflazione che a loro volta obbligano le banche centrali ad intervenire sui tassi rischiando di portare le economie in recessione.

Il tema caldo, quindi, è quello dell’inflazione.

Sparisse questo rischio, sparirebbe la percezione anche degli altri.
Con questa ottica dovremo osservare i mercati nei prossimi mesi.
Questo è il tema. Un rientro seppur temporaneo della pressione dei prezzi potrebbe portare gli operatori a rimettere i soldi sul tavolo.
Al contrario, la persistenza di elementi che favoriscono un ulteriore surriscaldamento dei prezzi porterà ad ulteriori riscatti.

E allora dobbiamo porci un’altra domanda. Quanto è liquido il mercato??

Quanto hanno già venduto i gestori? Sono full invested o piuttosto cash?

La risposta a questa domanda assume scarso significato se analizzata in termini assoluti. Ogni gestore segue le sue logiche di investimento. Per un fondo Hedge essere investito al 100% del NAV potrebbe essere un posizionamento difensivo (quando di solito ha una gross exposure media del 250% del NAV).
Al contrario, per un fondo long only, essere investito al 100% potrebbe significare essere molto investito.

E allora conviene analizzare i dati macro e raffrontarli con il passato.

Tale analisi evidenzia che gli attuali livelli di cash nei portafogli degli investitori sono gli stessi che si sono visti nel sell off del 9-11-2001, quello corrispondente all’attacco terroristico alle torri gemelle.*
Ricordiamo che un sell off è una svendita di un grande volume di titoli che vengono venduti in un breve periodo di tempo e che inevitabilmente provoca un corrispondente calo del prezzi dei titoli.

Quindi?

Ne deriva che i livelli di cash attuale sono elevati.
E se da un lato questa statistica denota una certa disaffezione da parte degli operatori verso il mercato in genere (sono stati venduti sia bond che azioni nelle ultime settimane), essa rappresenta anche un elemento di supporto.

Soldi da mettere sul tavolo ce ne sono e potrebbero portare a short squeeze importanti qualora i rischi elencati sopra dovessero ridursi se non addirittura venire meno.

E allora non ci rimane che aspettare ed osservare come si muoverà l’inflazione nei prossimi mesi consapevoli che alla fine dopo una fase di bear market c’è sempre una fase di Bull market (nel gergo di borsa, un toro è il contrario di un orso. È qualcuno che compra strumenti finanziari in attesa di un aumento dei prezzi).

Buon mercato a tutti.

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