Il fantasma Russo
Il mercato Russo è ormai un mercato finanziario fantasma, isolato dal resto del mondo ed escluso dai maggiori indici mondiali.
È sostanzialmente invendibile.
La lunga fila di sanzioni comminate alla Russia, dall’esclusione dal sistema Swift per molte banche, all’impossibilità di accesso alle riserve estere per la Banca Centrale ha portato le agenzie di rating a rivedere pesantemente il rating sulla Russia.
Moody’s ha abbassato il rating di lungo periodo a B3 da Baa3. Mossa simile quella adottata da Fitch che ha abbassato il rating a B da BBB.
Ma non basta.
In questi giorni, i principali provider di indici di Borsa quali Morgan Stanley e FTSE Russel hanno deciso di escludere la Russia dai loro indici azionari, valutando a zero il valore degli asset russi.
L’esclusione dagli indici di MSCI avrà effetto dal 9 di marzo mentre quella dal FTSE Russel avverrà il 7 di marzo. E questo fatto non è di poco conto.
In primo luogo, chi detiene asset russi non può venderli. Questo rende bloccate le posizioni.
In secondo luogo, l’esclusione degli asset Russi dagli indici principali, lascia spazio agli altri paesi che beneficeranno di un maggior peso nella composizione degli indici finanziari legati ai paesi emergenti.
Ad esempio, le azioni della Cina e dell’India sono quelle che beneficeranno maggiormente dall’esclusione delle azioni Russe dagli indici. Anche le azioni di Malaysia ed Indonesia ne beneficeranno. Parliamo, comunque, di variazioni marginali. La Russia pesa l’1.5% nel MSCI emerging market index e l’1.3% nel FTSE Russel.
Sono dettagli di cui mai avremmo voluto parlare ma che sono importanti da analizzare per capire come il mercato si sta muovendo in conseguenza a ciò che sta accadendo.
La guerra in Ucraina sta portando trasformazioni importanti sui mercati finanziari che non possiamo trascurare.
Nostro compito è studiare le dinamiche senza giudicare cosa sia giusto o sbagliato.
In questi giorni, mentre il mercato si muove nonostante le bombe che scoppiano, noi facciamo quello che dobbiamo fare, curando gli interessi dei nostri clienti.
Ma il nostro pensiero ed il nostro cuore è con tutte le vittime di questa stupida guerra.