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Persone che camminano, foto Depositphotos
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I mercati finanziari in questi giorni possono essere paragonati più che mai alle montagne russe di un Luna Park.

Un giorno si scende del 6%, il giorno dopo si sale del 7%, e il giorno dopo si ridiscende ancora… in un continuo sù e giù sconsigliabile ad un debole di cuore. D’altronde la situazione che stiamo vivendo è davvero drammatica e determina cambiamenti d’umore del MERCATO molto repentini.

La guerra in Ucraina sta causando ripercussioni importanti, sia dal punto di vista umanitario ma anche sul piano economico.
Dato il momento molto delicato abbiamo deciso di scrivere questo articolo per offrire ai nostri lettori alcuni spunti di riflessione che riteniamo molto importanti e che speriamo possano essere utili.

Che ognuno di noi possa essere preoccupato per i propri investimenti è comprensibile.

Con tutto ciò che sta avvenendo in questi giorni la paura diventa un sentimento inevitabile e diffuso.
Nel nostro ruolo di consulenti finanziari abbiamo il dovere di rispettare e non sottovalutare le emozioni dei nostri clienti, che tendiamo a smorzare per indurre chi ci segue ad assumere comportamenti corretti verso i propri investimenti, sia quando c’è entusiasmo per i rendimenti ottenuti, sia quando ci sono risultati non entusiasmanti.

Lo diciamo perché spesso le scelte migliori sono contro-intuitive.
Soprattutto in finanza.

La guerra influenzerà la nostra vita?

  • Cosa accadrà con il rialzo straordinario delle materie prime sui prezzi e quindi sull’inflazione?
  • Queste dinamiche influenzeranno l’andamento dei nostri risparmi?

Da professionisti addetti ai lavori sentiamo di dover indicarvi una strada che da soli difficilmente prendereste.
E contemporaneamente vi diciamo che le nostre certezze riguardano la finanza. Solo la finanza.
Tenendo conto che la finanza comunque osserva il mondo con occhi diversi da chi la finanza non la segue per professione. Come sempre, anche in queste settimane abbiamo studiato tutte le variabili del mercato e i vari scenari che si potrebbero verificare in futuro considerando che il conflitto in corso si risolverà.

  • Sempre tardi rispetto a quanto vorremmo, ma si risolverà.
  • Fare adesso operazioni estemporanee sarebbe un errore.
  • Soprattutto vendere tutto sarebbe un errore.
  • Uscire dal mercato per poi rientrare è sempre una scelta pericolosa da fare, a meno che tu non sia un trader professionista.

Perché diciamo questo?

Semplice: spesso si vende per paura pensando di rientrare quando “il prezzo” va ancora più giù. Poi però, quando il mercato effettivamente scende ancora, non si ha più il coraggio di rientrare.
E generalmente poi, nel momento in cui il mercato risale e si riacquista un po’ di FIDUCIA, si rientra quasi sempre in un punto più alto da quello in cui si era usciti.
Insomma: vale la pena rimanere investiti e rispettare il tempo che necessita l’investimento fatto che non a caso è quello che il un buon consulente deve suggerire.

Spesso invece si pensa:

Ma il mio consulente non dovrebbe farmi sempre guadagnare e cogliere le opportunità che si presentano?
Non dovrebbe fare più market timing e cercare per me le occasioni del mercato?

La nostra risposta è che la principale risorsa per chi investe è il TEMPO e non il Timing.
Dobbiamo cioè imparare a non guardare i singoli elementi che compongono il portafoglio di investimento controllando ogni giorno la loro quotazione, ma dovremmo guardare come questi si muovono nel loro insieme, rispettando il giusto tempo che ognuno di loro necessita per raggiungere l’obiettivo finanziario prestabilito.
Nei confronti dei nostri investimenti è necessario disporsi nell’atteggiamento di “dar tempo al tempo” ad ogni strumento finanziario utilizzato.

Ogni attività inserita ha una sua funzione.
Che sia un fondo obbligazionario, un fondo azionario, o un fondo flessibile e bilanciato, ogni strumento si muove in autonomia e matura degli interessi diversi, in un tempo diverso, a seconda della sua natura.
E tutti insieme contribuiscono a preservare il nostro capitale investito e a rivalutarlo in maniera adeguata.
Se separiamo tutti le componenti del nostro portafoglio la struttura tende a barcollare.

Per sottolineare quanto questo appena descritto sia “vero” vi facciamo fare qualche passo indietro nel passato.

Anni ’70:

  • La politica di Nixon che portò ad un rapido aumento dell’inflazione
  • La Stagflazione con inflazione alle stelle, elevati tassi di interesse e altissima disoccupazione
  • Crisi petrolifera internazionale e massiccia carenza di gas

Anni ’80:

  • Inflazione sino al 14%
  • Tentato omicidio del Presidente degli Stati Uniti d’America, Ronald Regan
  • Il famoso Black Mondey quando in un solo giorno il mercato americano perse il 22%

Anni ’90:

  • La guerra del Golfo in iraq
  • Il crollo dell’Unione Sovietica
  • L‘attentato di Oklahoma che causò la morte di 168 persone e di 672 feriti

Anni 2000:

  • L’attentato dell’11 Settembre alle Torri Gemelle
  • Un intero decennio di lotta al terrorismo internazionale e all’ISIS
  • La più grande Crisi Finanziaria partita dai Mutui Subprime

Dal 2010 in poi:

  • La crisi del debito della Grecia e crisi su tutti i mercati globali
  • La Brexit
  • Tassi di interesse negativi in tutto il Mondo e poi l’azione risoluta delle Banche Centrali

E nel 2020?

  • Si inizia con il Covid, con tutti gli alti e bassi emotivi e di borsa che sappiamo.

Ognuna di queste situazioni è stata sempre ampiamente superata dai mercati.
Certo non è mai stata una passeggiata
Si soffre sempre nel veder scendere i propri investimenti nei momenti di crisi.
Ma alla fine c’è sempre la volontà degli uomini di rimboccarsi le maniche e di risollevarsi.
E così fanno anche i mercati.

E oggi?

Cosa accadrà con L’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina?

Molti dicono che questa volta sarà diverso, che questa è una guerra diversa che coinvolge importanti interessi economici che coinvolgono tutto il mondo.
Rispettiamo chi la pensa in questo modo, ma dal punto di vista finanziario vogliamo dire che anche questa volta sarà come sempre è stato.
Se ci proiettiamo nel passato, in quell’elenco parziale che ho riportato, abbiamo probabilmente detto in ogni occasione:

“Questa volta non ce la faremo”!

Pensa alle tue emozioni vedendo due aerei di linea schiantarsi sui grattacieli di New York e poi sul Pentagono.
E quando a Marzo del 2020 pensavamo che se ci fossimo contagiati avremmo dovuto salutare la nostra famiglia da lontano ed andare via, senza sapere se mai saremmo ritornati.
Casi vicini nel tempo che sembravano giustificare la più catastrofica delle visioni.

Ed invece ne siamo usciti, ed anche stavolta lo faremo… speriamo al più presto e nel rispetto di tutte le VITE umane.
Crediamo quindi opportuno far riflettere sul fatto che, questo momento particolare e difficile, fa parte di una sorta di montagne russe (sarà un caso se si chiamano così visi gli altri e i bassi che le caratterizzano?)… di una dinamica tipica che caratterizza gli investimenti che oscillano per loro natura.
E chi è già salito sulla giostra, se scendesse ora in corsa, si farebbe sicuramente male.

Ora ci direte:

“ok! Ma io cosa devo fare con i miei investimenti?”.

Per chi lo desideri, possiamo fare un’analisi del portafoglio di investimento per far vedere come questo si sarebbe comportato in ognuna di quelle fasi critiche per il Mondo e per i Mercati che abbiamo appena riassunto.
Possiamo anche indicativamente misurare i tempi di recupero successivi ed i rendimenti negli orizzonti temporali.
Ogni portafoglio, se costruito in maniera corretta, rispettando le regole, l’orizzonte temporale, la diversificazione e il tempo, dà come risultato la protezione degli investimenti e anche un’adeguata rivalutazione… sempre proporzionata agli obiettivi prestabiliti.

 

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Sante e Manilo

 

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